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IDRO

by Mauro Bacchetti

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    MAURO BACCHETTI > IDRO

    testi e musica di Mauro Bacchetti
    Batteria: Gianni dall'Aglio/Beppe il Gemello
    Tastiere: Matteo Fasolino
    Chitarre: Franco Testa/Mauro Bacchetti
    Basso: Franco Testa

    Mixaggio: Gianni Muolo e Mauro Bacchetti
    al violoncello Marco Dasseno

    Grafica: Gian Butturini

    Registrazioni effettuate presso gli studi I.A.F. di Brescia, via zara 129.
    diritti riservati/ 11/1981
    Purchasable with gift card

     

1.
MATTINO 03:18
2.
Ti ho visto stasera eri li Ti ho chiesto una cosa hai detto si Non non andartene sta qui Senza di te io sarei solo Da un po’ cercavo compagnia Andiamo a prendere un caffè È quasi l’ora di partire Ma è troppo dolce star con te Guarda la gente che sta li Non sembra vero eppure si Cercano tutti ma perché Forse son soli come me Cecano tutti chiss’à che Forse qualcosa che non c’è Facevan coda al bar con me Fin quando a un tratto ho visto te
3.
La gente mi guarda mi invidia non intende sapere Sapere chi sono e se ho in mente la voglia, la voglia di dire Di dire qualcosa, qualcosa che so Chiedete signori una mano vi posso aiutare Ma ora lasciatemi solo che voglio pregare Pregare pregare, così non si può Un treno che parte o che arriva io prenderò Non faccio promesse e rimorsi no non ne ho Non faccio dispetti a nessuno ma chiudo questi occhi E abbraccio ogni donna che soffre che sogna la voglia La voglia di me, la voglia di me Un treno che parte o che arriva io prenderò Non faccio promesse e rimorsi no non ne ho Non faccio dispetti a nessuno ma chiudo questi occhi E abbraccio ogni donna che soffre che sogna la voglia La voglia di me, la voglia di me Le chiedo se vuole partire, partire partire Le chiedo se vuole partire, partire partire Sul treno con me, sul treno con me
4.
MONDO NO 03:32
Cercavi un po di sole ma chissà perché La pioggia s’abbatteva folle su di te La gente ti guardava per vedere chi amico? Un volo di gabbiani poi scendeva giù Il pianto di un bambino penetrava e Il cuore palpitava in un mondo che cos’è Questo mondo selvaggio, grande immenso com’è Questo mondo selvaggio, non ha spazio per te Questo--------------------------------------------------- Questo----------------------------------------------- Il vento sibilava ultra stonato mentre Il mare si fondeva nella sabbia e già Si udivano i gabbiani in canti di paura amico Il cielo frastornato non mandava il blu E ora dimmi un pò cosa facevi là Sfidando tutto quanto armato solo di bontà Questo mondo selvaggio, grande immenso com’è Questo mondo selvaggio, non ha spazio per te Na na na na, na na na na, na na na na, na na na na Con le scarpe in mano rincorrevi un sogno Dimenticando spesso d’esser nato uomo Per poi finire sempre a fare i conti con del vino Un canto da osteria e le lunghe mani Battevano sui tasti di quel vecchio piano Con la mente confusa tu sbattevi contro il muro Ciao good bye vecchio mio se vuoi, mi telefonerai Le impressioni che avrai da li, mi comunicherai Ciao good bye Le impressioni Questo mondo selvaggio non è solo un miraggio Combattilo vincilo fallo tuo se ci credi lo puoi !
5.
REBELO 04:05
Dove vai cosa fai magnifico rebelo Ma perché insegui il tram che da tempo non va più Che dirai che dirai nostalgico rebelo Quando a sera scoprirai che di gloria non ne hai Stai sciupando inutilmente autentiche illusioni Di una saggia umanità che un giorno ma chissà Dove vai cosa fai magnifico rebelo Tu che ridi sogni e vivi con ingenua lealtà I tuoi miti le tue idee romantico rebelo Son rimasti nel cassetto non si sono visti mai Hai venduto anche le capre ma per questo non ti va Di ricominciare tutto in un lager di città Dove vai cosa fai magnifico rebelo Se ne hai piene le tasche della loro impunità nel tuo tempo la mitraglia non ti ha dato libertà ora insisti e dai la caccia alle grandi verità ma che vuoi cosa vuoi magnifico rebelo una vita è troppo breve del tuo genio che ne fai che ne fai che ne fai fantastico rebelo se non ha nemmeno un senso l’insegnare quel che sai non hai venti o novant’anni hai soltanto la tua età e ti chiudi totalmente nella tua mentalità.
6.
IDRO 04:37
Nel paese di una valle sconosciuta Dove tutto quasi sempre è normale Mezzogiorno pare quasi mezza notte Mentre nelle discoteche fanno a botte A contendersi la bella stranierina Ci son tutti i pappagalli scatenati Che muniti del linguaggio dialettale Con l’inglese se la cavan poco e male C’è la festa per l’estate che ritorna C’è la festa dell’ospite e del pesce C’è la festa della miss tre Capitoni Manca solo quella del pirla gay I pollastri sulla spiaggia sono tanti A finire nella pancia dei bagnanti Lunghi sorsi alle bottiglie son frequenti Le crocere sulla barca vanno avanti Il Fernando porta casse di buon vino Nella stiva per gli allegri mattacchioni Che per bere e far casino son di quelli buoni E sul tetto si riscaldano i collioni Se ti scappa poi la voglia di mangiare Vai tranquillo sulla spiaggia c’è un barètto Basta dire signor òste un panino La Marina sulla soglia non c’è l’ho Ci son tutti i fanulloni della zona Su quel piccolo laghetto di montagna Te li trovi a Crone in Vesta e Vantone Dove spesso le turiste sono bòne Si ritrovano la sera i porcelli Che si scambian le sbarbine e gli spinelli Benpensanti aristocratici e bidoni Si trasformano in monelli fricchettoni I vecchietti sono sempre in azione Tra un bicchiere e l’altro aspettano le sette Le signore si abbronzano le tette Mentre gli altri se la intendono a tresette Sono note le osterie isolate Dove insieme si trascorron le nottate Con la fisa la chitarra e l’organino Per finire sempre saturi di vino
7.
PIACERE 03:13
8.
GIOVANNI 03:14
T’insegnano alla scuola - fin dalla prima età Impara a rispettare e vivi d’umiltà La vita unico dono – dall’amor di due tu hai Diventa poi il frutto di questa società Tuo padre calzolaio e la madre lavandaia Difendono ogni giorno la loro dignità Dottore al primo impiego – catena di montaggio La fabbrica e il sistema ti ruban la tua età Ma questo non ti basta - vuoi andare un po’ più in là Vuoi dire quel che pensi perciò così non và La tesi che proponi – è quella giusta ma Purtroppo devi arrenderti alla dura realtà Un giorno d’autunno vai giù in piazza e fai così Il dono dell’amore finisce un giovedì Non ci hai lasciato niente – soltanto la rinuncia E il filo di speranza si spezza insieme a tè Domenica giù in piazza – mancavi solo tu La manifestazione durò mezzora in più Qualcuno la sul podio – ragazzi era mio figlio Un numero sfruttato ma non si fa così.
9.
SONO MALATO MALATO DI MENTE FORSE PER QUESTO NON SONO COERENTE MI SENTO UN VUOTO DENTRO LA TESTA E POCO MI RESTA DA RACCONTARE A QUEI CHE PARLANO DELLA MORALE QUELLI CHE DICONO DI NON STAR MALE QUELLI CHE VIVONO D’INTELLIGENZA NELLA CULTURA NELLA SAPIENZA QUEI CHE RECLAMANO I PROPRI DIRITTI SONO COLORO CHE PAGANO I FITTI MA COSA VOGLIONO QUEGLI STRACCIONI E CHE COS’ANNO CONTRO I PADRONI SONO IGNORANTE CHIEDETEMI NIENTE FORSE PER QUESTO SONO INCOSCENTE PERO’ ATTENZIONE STATEMI LONTANO VOI LO SAPETE NON SONO COERENTE MENTRE CI PENSO MI SENTO MANCARE NON CI RESISTO MI VIEN DA STAR MALE MEGLIO STAR ZITTI NON SERVE PARLARE RITORNO ME STESSO SARA’ MENO MALE
10.
TRAMONTO 04:41
11.
TI LASCIO, MA NON TI RIMPIANGERO’ NON HO PIU’ NIENTE, DA PERDERE ORMAI TI LASCIO, NON CI RIPENSERO’ E NON CI SOFFRIRAI, E’ CHIARO CHE TU, NON MI VUOI BENE NON MI VUOI BENE, SON CERTO CHE TU, NON MI VUOI BENE NON MI VUOI BENE, NON VUOI PIU’ ME PAROLE, SOLO PAROLE LE TUE, COME SEMPRE RIUSCIVI, AD INGANNARMI MA ORA , ORA CAPISCO CHE TU, NON MI VUOI BENE NON MI VUOI BENE, SON CERTO CHE TU, NON MI VUOI BENE NON MI VUOI BENE, NON VUOI PIU’ ME TU, NON MI VUOI BENE NON MI VUOI BENE, SON CERTO CHE TU, NON MI VUOI BENE NON MI VUOI BENE, NON VUOI PIU’ ME
12.
LA BARISTA 03:20
Indietro cosa fate? Vedete che stò male Lasciatemi passare me ne vado a casa mia Han chiuso le osterie, non mi dan più da bere E ora come faccio a scordarmi di lei Lei che fino a ieri riempiva la mia tazza Anche se l’ora di chiusura era già volata via Lei che fino a ieri, mi ha dato simpatia Me l’hanno licenziata e non sò più dove trovarla La barista, la barista, la barista innamorata del cliente La barista, la barista, innamorata del cliente di un caffè Del cliente di un caffè, del cliente del suo caffè A lui, a lui, che ci piaceva, a lui, a lui, che ci piaceva Perché lei lo faceva bene, lo faceva bene Con tenerezza e con affetto mi serviva quel caffè Il suo caffè, il suo caffè, il suo caffè,ora non c’è Lei che fino a ieri, riempiva la mia tazza Anche se l’ora di chiusura era già volata via Lei che fino a ieri, mi ha dato simpatia Me l’hanno licenziata e non sò più dove trovarla

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MAURO BACCHETTI > IDRO

testi e musica di Mauro Bacchetti
Batteria: Gianni dall'Aglio/Beppe il Gemello
Tastiere: Matteo Fasolino
Chitarre: Franco Testa/Mauro Bacchetti
Basso: Franco Testa

Mixaggio: Gianni Muolo e Mauro Bacchetti
al violoncello Marco Dasseno

Grafica: Gian Butturini

Registrazioni effettuate presso gli studi I.A.F. di Brescia, via zara 129.
diritti riservati/ 11/1981

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released November 1, 1981

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Mauro Bacchetti Vestone, Italy

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